Carpi, durante il comizio di Salvini, settantenne ammanettato e portato in questura per uno striscione.

Ieri sera abbiamo assistito all’ennesima puntata del tour elettorale del Ministro degli Interni.

Eravamo a Carpi dove si è tenuto il comizio del leader leghista davanti a un Municipio transennato da più lati e circondato da un imponente schieramento di celere. Il palco, giusto a pochi metri da quella Piazza Martiri nella quale nel ’44 i fascisti ammazzarono 16 persone per rappresaglia.

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Il palco di Salvini.

Intorno alle 20:30 Umberto, pensionato settantenne e militante del Centro di Documentazione ISKRA, srotola uno striscione dal tetto dell’abitazione di alcuni parenti, a pochi metri dal Municipio per contestare la presenza del vice-premier Salvini.

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Immediata l’irruzione degli agenti della questura di Carpi nell’abitazione privata che, sotto lo sguardo indignato di parenti e amici, hanno ammanettato l’uomo e lo hanno trasferito immediatamente in questura.

Umberto verrà rilasciato solo dopo oltre 3 ore con una denuncia per grida e manifestazioni sediziose (art. 654 cp) a comizio e passerella già terminata.

Ne abbiamo raccolto la testimonianza in questo video:

 

Nel frattempo oltre un centinaio di manifestanti, in prevalenza giovani, contestavano l’ennesima passerella creando non pochi grattacapi alla militarizzazione dell’intero centro carpigiano.

17 pensieri su “Carpi, durante il comizio di Salvini, settantenne ammanettato e portato in questura per uno striscione.”

  1. Attenzione! Quest’uomo è pericoloso. Si comincia con ammanettare una persona che manifesta pacificamente il proprio pensiero e si sa come finira’ . Troppi segnali di intolleranza con chi vogliono. Tolleranti invece con Casa Pound

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    1. Attenzione.Tra le forze dell’ordine c’è sempre stata una fortissima corrente autoritaria e di destra mai combattuta seriamente da nessun governo per convenienza o pre pavidità.Bisogna essere sempre vigili e battersi per una autentica democratizzazione delle forze dell’ordine.Salvini può semplicemente rinvigorire una tandenza antidemocratica sempre predente nel paese tutto.

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  2. Ma nessuno è a conoscenza della legge? E’ vietato disturbare con parole, gesti e cartelli, i comizi elettorali. Da sempre. Anche ai comizi di Renzi contestazioni furono bloccate dalla polizia, ma non ci fece caso nessuno: niente accuse di fascismo.

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    1. Salvini non quello che lanciava uova marce nei comizi degli altri .che paraculo sto pseudo ministro ,la vergogna d Italia ,mai toccato abissi così profondi di incompetenza un pagliaccio!

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    2. Mi faccia capire che disturbo può dare uno striscione appeso sul balcone di una abitazione privata? Significa che non si può più esprimere la propria opinione e il proprio dissenso??

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    3. Infatti entrambi antidemocratici. Non è una questione di legge, ma di tolleranza, di intelligenza e democrazia. L’arma di protesta di quel signore era uno striscione di contestazione e non un arma atta ad offendere. Ora in un paese che si reputa civile, chi fa campagna elettorale dovrebbe accettare anche contestazioni e magari un libero e pacifico confronto.

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